I marangoni dal ciuffo nidificano sulle Falesie di Duino

I marangoni dal ciuffo nidificano sulle Falesie di Duino

Un evento eccezionale è in corso in questi giorni nella Riserva naturale delle Falesie di Duino: due coppie di marangoni dal ciuffo, specie tutelata a livello comunitario e da anni in declino in tutto il Golfo di Trieste, hanno iniziato a nidificare sulle falesie. Se l’evento andrà a buon fine, la Riserva sarà il primo sito in regione per questa specie ma soprattutto il secondo in tutto il versante italiano dell’Adriatico dopo le isole Tremiti.

La bellissima scoperta è stata fatta lunedì scorso dai due ornitologi dell’AMP Miramare Paolo Utmar e Davide Scridel impegnati in una delle consuete attività di monitoraggio avifaunistico svolte per conto del Comune di Duino-Aurisina. I due tecnici cercavano i segni della presenza di nidi di edredone (purtroppo al momento non osservati) e si sono imbattuti invece in quelli del marangone: entrambe le coppie hanno già completato il nido e un individuo è stato osservato mentre covava.

Sebbene assolutamente inaspettato, l’avvistamento è stato preceduto da alcuni segnali “sospetti” raccolti da Utmar nelle scorse settimane: prima un esemplare avvistato mentre trasportava un ramo, poi alcuni marangoni notati in un punto della falesia più alto rispetto alla quota in cui a volte gli individui in sosta si fermano per pernottare. Ora è chiaro perché: erano intenti a costruire il nido.

Dell’osservazione, di grande importanza da un punto di vista scientifico e conservazionistico, sono stati prontamente informati tutti gli enti preposti alla gestione e vigilanza della Riserva naturale: in primis il Comune di Duino-Aurisina, soggetto gestore della stessa – che a sua volta ha provveduto ad informarne il Servizio Biodiversità della Regione FVG – ma anche la Stazione Forestale di Duino-Aurisina e le Capitanerie di Porto di Trieste e Monfalcone, a cui spettano le funzioni di controllo e sorveglianza.

La preoccupazione è infatti che il successo della nidificazione possa essere compromesso dal disturbo provocato dalle intrusioni illecite che non di rado avvengono nella zona marina tutelata della Riserva, quella sottostante le falesie, con barche, moto d’acqua, canoe e SUP. Proprio domenica scorsa, durante una passeggiata fotografica organizzata sul Rilke, le guide del WWF e i partecipanti hanno osservato (e documentato con foto) una moto d’acqua sfrecciare proprio sotto la falesia.

Per questo motivo, nella nota inviata dall’AMP Miramare di concerto con il Comune di Duino-Aurisina, è stato richiesto “a tutti gli Enti in indirizzo di mettere in atto quanto di propria competenza per garantire il massimo livello di sorveglianza, controllo e sensibilizzazione per scongiurare disturbi che potrebbero compromettere il successo la nidificazione in corso”, suggerendo in particolare di garantire un aumento della sorveglianza dell’area marina antistante i nidi, specialmente durante i fine settimana e quando le condizioni meteorologiche sono favorevoli (quando c’è una maggiore affluenza di diportisti), almeno fino alla fine di giugno.

Attività che andrebbero a beneficio non solo delle due coppie di marangoni ma anche delle altre specie di interesse comunitario intente in questo periodo a nidificare sulle falesie, come il falco pellegrino, l’edredone e la volpoca.

Anche l’AMP Miramare si è resa disponibile a fare la sua parte in collaborazione con il Comune di Duino-Aurisina, partecipando con le proprie uscite di monitoraggio al presidio della zona ma soprattutto ad attività di sensibilizzazione di residenti e turisti.

L’appello che viene dai due enti a chi frequenta sia il sentiero Rilke che il mare di fronte alle falesie è quello di rispettare rigorosamente il divieto di accesso nella zona marina protetta con qualsiasi mezzo ma anche di partecipare attivamente alla tutela di questi animali in un momento così delicato della loro vita, segnalando alle autorità preposte eventuali infrazioni di cui fossero testimoni.

Si ricorda che gli enti da contattare per segnalare eventuali illeciti nella zona marina sottostante le Falesie sono la Stazione Forestale di Duino (040 207 0153sf.duino@regione.fvg.it) e la Capitaneria di Porto di Trieste (040 67 66 16 – trieste@guardiacostiera.it).

Nella foto in alto, due esemplari di marangone dal ciuffo sulle mitilicolture di fronte alle falesie di Duino (foto di Davide Scridel); nella foto qui sotto un nido di marangone dal ciuffo in uno sei siti riproduttivi in Croazia a Island Banjol (foto d’archivio di Luka Meštrović).

𝘗𝘦𝘳 𝘦𝘷𝘪𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘭’𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘥𝘶𝘦 𝘯𝘪𝘥𝘪 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘦 𝘧𝘢𝘭𝘦𝘴𝘪𝘦 𝘦 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪 𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘶𝘳𝘣𝘰, 𝘦𝘷𝘪𝘵𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘧𝘰𝘵𝘰 𝘴𝘤𝘢𝘵𝘵𝘢𝘵𝘦 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘪.

SCHEDA

Una specie a rischio

Spesso scambiato con il cormorano di cui è solo un “parente” e da cui si differenzia anche perché non si nutre di specie ittiche di interesse commerciale (quindi i pescatori non dovrebbero considerarlo un “competitor”), il marangone dal ciuffo è un uccello marino di importanza conservazionistica, inserito nell’Allegato I della Direttiva Uccelli, ed è considerato un’ottima sentinella della salute del sistema marino.

Le coppie nidificanti nell’Adriatico (1.600‒2.000) sono quasi esclusivamente presenti sulle isole dell’Istria meridionale e della Dalmazia, in Croazia, da cui proviene la popolazione che frequenta l’Area Marina Protetta di Miramare e altre zone della costiera triestina, tra cui gli allevamenti di mitili che i marangoni utilizzano come zone di sosta e riposo. In Italia, le uniche nidificazioni regolari nell’Adriatico avvengono con pochissimi individui nell’arcipelago delle Tremiti (2-6 coppie regolari dal 2016 al 2023; Liuzzi et al., 2020).

Da alcuni anni la specie è fortemente in declino in tutto l’Adriatico e soprattutto nel Golfo di Trieste (Scridel, Utmar et al. 2023). Molteplici i fattori che concorrono a minacciarne la conservazione: i cambiamenti climatici, la perdita di habitat causata dall’urbanizzazione delle coste a scopo turistico, la cattura accidentale nelle reti da pesca e – appunto – il disturbo presso i siti riproduttivi.